sabato 20 luglio 2024

L'orologio della Juventus

Esempio dell'orologio applicato al calcio: le tre lancette e la loro interazione

Le tre lancette e le loro responsabilità

  • Lancetta delle ore (Proprietario): Visionario e stratega, definisce gli obiettivi a lungo termine del club, come la costruzione dello stadio, la crescita del brand e la direzione generale della società.
  • Lancetta dei minuti (Direttore sportivo): Pianificatore e coordinatore, si occupa delle strategie di medio termine, in particolare del mercato dei giocatori, dello scouting, della gestione del budget e della collaborazione con l'allenatore per l'attuazione delle sue idee.
  • Lancetta dei secondi (Allenatore): Leader e tattico, gestisce le situazioni quotidiane della squadra, dagli allenamenti alla scelta della formazione e alle tattiche di gara, lavorando in sinergia con il direttore sportivo per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Come funziona l'interazione

  • Proprietario: Fornisce la visione e gli obiettivi di lungo termine, guidando la direzione generale del club.
  • Direttore sportivo: Elabora strategie di medio termine, selezionando i giocatori adatti e gestendo le risorse per raggiungere gli obiettivi.
  • Allenatore: Traduce le strategie in azioni quotidiane, guidando la squadra verso il successo nel breve termine.

Sintesi

  • Proprietario: Il timoniere, che stabilisce la rotta da seguire.
  • Direttore sportivo: La bussola, che indica la direzione da prendere.
  • Allenatore: Il motore, che spinge la squadra verso la destinazione.

Ogni figura è fondamentale e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi comuni, lavorando in sinergia per il bene del club.



La Juventus è attualmente il top team italiano, con un'organizzazione di alta qualità pronta per affrontare le sfide più importanti.


Il proprietario Exor, attraverso il CEO di Juventus Maurizio Scanavino, ha ufficialmente dato il benvenuto a Thiago Motta, definendolo un tecnico giovane, ambizioso e determinato. Scanavino ha sottolineato l'importanza della nuova stagione, che vedrà la Juventus impegnata in cinque competizioni: Campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League e Mondiale per Club.

Ha evidenziato l'obiettivo minimo di raggiungere la qualificazione in Champions League e ha presentato la nuova organizzazione sportiva del club, con Cristiano Giuntoli come direttore sportivo.

Exor mira principalmente a incrementare il valore della Juventus, seguendo strategie che aumentino la competitività del club in un quadro di sostenibilità finanziaria.


Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli gestisce l'intera area tecnica della Juventus, occupandosi a 360 gradi della rosa. La Juventus è stata la prima in Italia a sviluppare una seconda squadra, consentendo alla rosa di basarsi non solo sulla prima squadra e sul settore giovanile, ma anche sulla seconda squadra e su una rete di rapporti con altre squadre per i prestiti.

Il primo anno è stato di adattamento, vista l'esclusione dalle competizioni europee, con conseguenti mancati introiti e vincoli di bilancio e contratti attivi. La cessione di Bonucci è stata un segnale forte del cambio di rotta, seguito dal licenziamento di Allegri non appena la qualificazione in Champions League e la vittoria in Coppa Italia hanno segnato la fine della fase di transizione.

È probabile che oltre la metà del tempo di gioco della rosa della stagione appena conclusa sarà stata coperta da giocatori che verranno sostituiti già quest'anno e ancor più nel prossimo, realizzando una vera e propria rivoluzione.

Il direttore sportivo ha bisogno di operare su un orizzonte di almeno tre anni, ma cinque anni sono il termine adatto per una valutazione completa, considerando la durata dei contratti dei calciatori.


L'allenatore Thiago Motta ha mostrato entusiasmo, determinazione e una chiara visione per la Juventus, sottolineando l'importanza di affrontare ogni sfida con la massima motivazione e di mantenere un alto livello di competitività in tutte le competizioni.

A Bologna, in due anni, ha portato la squadra alla qualificazione in Champions League, collaborando con il nuovo direttore sportivo Sartori e riducendo il monte ingaggi del 30%. La squadra ha cambiato il 75% del minutaggio rispetto alla precedente gestione, migliorando nettamente la fase difensiva, risultando la terza migliore difesa dopo Inter e Juventus, nonostante una rosa molto meno costosa.

Il Bologna ha disputato il campionato con una rosa composta da 8 giocatori principali (che hanno coperto oltre il 50% del minutaggio complessivo), 17 giocatori che hanno coperto oltre il 90% e 28 giocatori schierati almeno una volta, evidenziando le capacità di Motta di valorizzare i giovani.

A Torino, Motta troverà una gruppo ben attrezzato con il quale sviluppare un grande potenziale. Partendo dalle solide basi difensive, punterà a sviluppare un calcio più offensivo per aumentare la produzione di xG (expected goals) e migliorare le potenzialità realizzative. Questa tendenza all'incremento degli xG, ispirata dalla Premier League, mira a rendere il gioco più appassionante e coinvolgente per il pubblico, che dovrebbe sentirsi più soddisfatto delle prestazioni.

Nessun commento:

Posta un commento